Ingegnere meccanico: il laureato che guadagna bene

Una laurea che non conosce crisi: i dati AlmaLaurea sui laureati che esercitano la professione di ingegnere meccanico.

I dati AlmaLaurea scattano la fotografia dell’ingegnere meccanico: dalle sue caratteristiche formative fino all’appeal riscosso sul mercato del lavoro. E che appeal! Dopo 5 anni dalla fine dell'università il lavoro è stabile e il guadagno sfiora i 1.800 euro mensili, quasi 500 euro in più dei "colleghi" ingegneri.

COME SI DIVENTA INGEGNERE MECCANICO? - Secondo i dati Almalaurea, sono 420 laureati di secondo livello del 2009 che a cinque anni dalla conquista del titolo lavorano come ingegnere meccanico. Giovani che hanno conseguito una laurea magistrale biennale (99,5%), nella quasi totalità dei casi iscrivendosi a un percorso di studi del gruppo disciplinare di ingegneria. In particolare, conseguono il titolo frequentando nella stragrande maggioranza dei casi il classico corso di laurea in Ingegneria meccanica, ma anche Design e Ingegneria energetica. A seguire questa strada sono soprattutto i maschi (gli uomini rappresentano il 90% contro il 40% della media), che lavorano soprattutto al Nord (62% contro il 48%).

RAPIDISSIMI A LAUREARSI... - E all’ università come se la cavano? Prediligono la rapidità, tant’è che a 26 anni hanno già il titolo in tasca (contro un’età media di 27,2 anni rilevata per il complesso dei laureati di secondo livello), nell’87% dei casi al più chiudono i libri entro un anno fuori corso (è l’83% per il complesso); il voto medio di laurea è lievemente inferiore alla media (107 contro 108). Ma nel loro curriculum non mancano, come per gli altri laureati, esperienze internazionali (19%) e tirocini in azienda (53%), compiuti durante gli studi. E se gli chiedi cosa pensano del percorso universitario concluso, lo promuovo eccome, a tal punto che potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, nell’89% dei casi sceglierebbero lo stesso corso e lo stesso ateneo.

... E A TROVARE LAVORO - Se la cavano alla grande: nella maggioranza dei casi gli ingegneri meccanici, sebbene inizino a lavorare solo una volta che hanno portato a casa il titolo di laurea (81% contro il 64%), la prima occupazione arriva molto più velocemente della media: 4,2 mesi contro i 7,1 dei colleghi. E quando la trovano non solo è attinente con quello che hanno studiato (il 60% usa molto le competenze acquisite all’università contro il 51% della media) ma è anche molto stabile (91% contro 70%): l’82% può infatti contare su un contratto a tempo indeterminato (è il 46% per i laureati magistrali).

SUPER-STIPENDIO - Anche il guadagno è elevato: a cinque anni dal titolo percepisco 1.765 euro netti mensili, contro i 1.336 euro del complesso. E una volta entrati, dove vanno? A bene vedere, il loro must è il settore privato (95% contro 73%), in aziende che operano nel settore della metalmeccanica e meccanica di precisione (54%) o della chimica ed energia (16%); solo un 10% opta per società di consulenza.

MA COSA FA ESATTAMENTE? - L'ingegnere meccanico usa le sue conoscenze nel campo della meccanica per disegnare, progettare e controllare funzionalmente, per produrre e mantenere strumenti, motori, macchine ed altre attrezzature meccaniche. Dirige queste attività, conduce ricerche e studi sulle caratteristiche tecnologiche dei materiali utilizzati e dei loro processi di produzione.

In particolare devono (in ordine di importanza secondo dati Isfol)
- Disegnare macchine ed altre attrezzature meccaniche
- Eseguire test di funzionamento
- Svolgere attività di sperimentazione e di prototipizzazione
- Creare, modificare o verificare software e altri applicativi
- Effettuare rilievi, calcoli o misurazioni
- Predisporre e presentare progetti di ricerca scientifica
- Dirigere e sovrintendere alle attività di progetti in ambito produttivo industriale
- Curare la gestione dei progetti di ricerca
- Progettare impianti
- Controllare o gestire la corretta applicazione delle norme sulla sicurezza

QUALI CARATTERISTICHE DEVE AVERE? - Secondo i dati Isfol, gli ingegneri meccanici devono avere alcune particolari caratteristiche personali per fare al meglio questo tipo di lavoro. Le più importanti sono quelle che riguardano la capacità di comprendere e analizzare i documenti che vengono loro sottoposti, oltre a naturali doti comunicative. Essenziale poi avere senso critico, cioè usare la logica e il ragionamento per individuare i punti di forza e di debolezza di soluzioni, conclusioni o approcci alternativi ai problemi. L'ingegnere meccanico dovrà poi avere una personalità analitica, pratica, accurata e metodica; dovrà inoltre avere dimestichezza a lavorare con il computer e propensione a prendere decisioni e risolvere problemi.

 

Pubblicato su "Skuola.net" il 13 novembre 2015