La laurea magistrale biennale in Ingegneria gestionale, dalla formazione al mercato del lavoro

Caratteristiche, percorso formativo e sbocchi professionali: tutto quello che c’è da sapere sui laureati magistrali biennali in Ingegneria gestionale.

Le Indagini AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati permettono di valutare le performance formative e gli esiti occupazionali dei laureati dei corsi di studio della classe magistrale biennale in Ingegneria gestionale.

 

Il profilo dei laureati in Ingegneria gestionale

Il 76,0% dei laureati in Ingegneria gestionale ha conseguito il precedente titolo di primo livello in Ingegneria Industriale. Sono in prevalenza uomini (62,2%) e, in media, ottengono il titolo magistrale a 26,5 anni. Impiegano in media 2,7 anni (rispetto ai 2 anni previsti dall’ordinamento) per conseguire il titolo magistrale biennale, con un voto medio di laurea pari a 104,9 su 110.
Durante gli studi il 20,5% dei laureati in Ingegneria gestionale ha svolto esperienze di studio all’estero riconosciute dal proprio corso di laurea, mentre il 67,1% ha svolto tirocini formativi curriculari.
Si dichiarano soddisfatti del percorso universitario appena concluso: potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, l’84,5% sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo.

 

 

La condizione occupazionale dei laureati in Ingegneria gestionale

A un anno dal titolo

A dodici mesi dalla laurea magistrale biennale, il tasso di occupazione per i laureati in Ingegneria gestionale è pari al 92,2%.
Il 65,3% degli occupati ad un anno si è inserito nel mercato del lavoro solo dopo il conseguimento del titolo magistrale biennale; il 17,1%, invece, lavorava al momento della laurea ma ha successivamente cambiato lavoro, mentre il 17,5% prosegue, ancora dopo un anno, il lavoro iniziato prima del conseguimento del titolo.
L’1,9% degli occupati, dopo un anno dalla laurea, è impegnato in attività autonome (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.), il 33,5% è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, il 31,2% con un contratto formativo, mentre il 30,5% con un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato). Il lavoro part-time coinvolge il 3,0% degli occupati e la retribuzione mensile netta è pari, in media, a 1.437 euro.
Il 97,3% dei laureati in Ingegneria gestionale lavora nel settore privato. È occupato nell’industria metalmeccanica e meccanica di precisione il 18,7% dei laureati, nel ramo delle consulenze professionali il 17,4% e nell’industria manifatturiera il 15,4%.
Il 44,7% degli occupati dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università; il 51,1% dichiara di utilizzarle in misura ridotta, mentre il 4,2% per nulla.

 

A cinque anni dal titolo

Dopo cinque anni dal titolo magistrale biennale, il tasso di occupazione dei laureati in Ingegneria gestionale è pari al 95,6%.
Il 3,6% degli occupati, a cinque anni dalla laurea, è impegnato in attività autonome (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.), l’86,2% è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 7,1% con un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato). Il lavoro part-time coinvolge il 2,5% dei laureati e la retribuzione media è pari a 1.780 euro netti al mese. Il 94,1% dei laureati in Ingegneria gestionale lavora nel settore privato. È occupato nell’industria metalmeccanica e meccanica di precisione il 23,5% dei laureati, nell’industria manifatturiera il 13,9% e nel ramo della chimica ed energia il 10,9%.
Il 46,8% degli occupati dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università; il 48,6% dichiara di utilizzarle in misura ridotta, mentre il 4,4% per nulla.
A cinque anni dal titolo, tra i laureati in Ingegneria gestionale il 6,4% svolge una professione dirigenziale (compresi gli imprenditori), il 57,8% una professione ad elevata specializzazione, il 21,2% una professione tecnica, mentre il 14,6% una professione esecutiva o di livello inferiore. Concentrando l’attenzione sulle professioni di livello più elevato (prime due voci), la professione più diffusa è quella dello Specialista della gestione e del controllo nelle imprese private (14,9%), seguita dall’Ingegnere industriale e gestionale (8,6%).