“Sono convinto che in questo Paese abbiamo una generazione di giovani molto brillante, che parla due lingue, che ha energia, voglia di fare e che conosce il mondo. Abbiamo il dovere come Paese di non perderla, dobbiamo coinvolgerla in processi che guardino al mondo come contesto di riferimento e che permettano di creare dei percorsi formativi dove la presenza all’estero diventi una tappa fondamentale, con la potenzialità di poter rientrare in Italia”. Riccardo Maria Monti, Presidente ICE - Agenzia per l'internazionalizzazione delle imprese italiane, interviene a conclusione del Convegno AlmaLaurea “Imprenditorialità e innovazione: il ruolo dei laureati”, tenuto il 10 marzo all’Università di Bologna, per parlare dell’importanza della formazione nel processo “brain drain and brain circulation”.
Guarda il video-intervento:
“Come Ice crediamo nella formazione come lo strumento principale per trattenere con un cordone ombelicale al nostro Paese le giovani eccellenze italiane e attrarne dall’estero”. E precisa:
“In passato abbiamo lavorato molto con AlmaLaurea e vogliamo ricominciare a farlo perché, nella nuova Ice, la formazione è diventata non un interessante complemento ma un autentico core business. Stiamo puntando quindi sull’ingaggiare le eccellenze formative e AlmaLaurea lo è certamente”.
In questo frangente, l’Ice rappresenta un potenziale veicolo per attrarre talenti dall’estero. “Quello che è sempre mancato al nostro Paese - spiega il Presidente - in questo processo che vede tanti italiani andare all’estero è che abbiamo troppi pochi talenti che dal resto del mondo vengono in Italia. Dobbiamo dare l’opportunità ai giovani di realizzare start up e aziende nel nostro Paese. Ecco perché un’esperienza già molto internazionalizzata come AlmaLaurea diventa fondamentale, perché come Ice vogliamo sempre di più essere utilizzati dalle accademie e dai grandi centri di formazione”.