La professione di Specialista in contabilità

AlmaLaurea analizza le caratteristiche formative e occupazionali dei laureati che svolgono questo lavoro.

Il Profilo

Il focus analizza le performance formative di 1.117 laureati di secondo livello del 2012, che a cinque anni dal titolo dichiarano di svolgere la professione di Specialista in contabilità. Giovani che hanno conseguito una laurea magistrale biennale (98,3%) in ambito soprattutto economico-statistico (92,1%). In particolare, sono laureati della classe di laurea in Scienze economico-aziendali (81,8%), ma anche in Scienze dell'economia (9,1%).

Si tratta di una professione svolta in egual misura da uomini e donne, intrapresa da laureati provenienti da contesti familiari in cui la presenza del titolo di laurea è inferiore alla media (il 25,4% ha almeno un genitore con il titolo di laurea; è il 30,3% per il complesso dei laureati).

Raggiungono il titolo a 26,9 anni, rispetto alla media di 27,4 anni. La maggioranza termina gli studi entro un anno fuori corso (88,1% rispetto al 76,4%), con un voto medio di laurea pari a 105,2 al di sotto della media (106,8).

Durante gli studi hanno svolto tirocini in misura superiore alla media (52,9% rispetto il 48,4%) e qualche esperienza internazionale (8,1% rispetto al 14,3%). Si dichiarano decisamente soddisfatti del percorso universitario appena concluso tanto che, potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, il 73,4% sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo (è il 65,2% a livello complessivo).

 

Condizione occupazionale

Nell’analisi della figura professionale di Specialista in contabilità è fondamentale tenere presente che il 92,0%, una volta terminati gli studi universitari, prosegue con la formazione post-laurea: in particolare svolgono tirocini e praticantati (81,2%), ma anche stage in azienda (20,6%) e collaborazioni volontarie con docenti, esperti, professionisti, ecc. (15,2%). Il 60,2% inizia a lavorare solo una volta portato a casa il titolo di laurea (rispetto alla media del 66,0%) e la prima occupazione post-laurea arriva entro 7,7 mesi contro 7,0 del complesso dei laureati di secondo livello occupati.

Si inseriscono soprattutto in ambito privato (96,4% rispetto al 72,5%), dove svolgono in particolare un lavoro autonomo come libero professionista (65,1% rispetto al 21,1%). La retribuzione è superiore alla media: 1.544 euro netti mensili rispetto ai 1.415 euro della popolazione. Si inseriscono soprattutto nell’ambito della consulenza contabile, amministrativa e legale (70,9%). Per l’86,4% il titolo universitario acquisito è considerato molto efficace o efficace per lo svolgimento del proprio lavoro, un valore nettamente superiore alla media pari al 61,2%. Il 59,0% dichiara di utilizzare le competenze apprese all’università in misura elevata (è il 48,8% per il complesso dei laureati di secondo livello).

La soddisfazione complessiva per il lavoro svolto è buona e pari a 7,7 punti su una scala da 1 a 10, lievemente superiore alla media (7,5).