La professione di Specialista in risorse umane

Percorso formativo e caratteristiche occupazionali: tutto quello che c’è da sapere sui laureati che svolgono la professione di Specialista in risorse umane.

Le Indagini AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati permettono di valutare le performance formative e gli esiti occupazionali dei laureati di secondo livello che, a cinque anni dal titolo, svolgono la professione di Specialista in risorse umane.

 

Il profilo dei laureati che svolgono la professione di Specialista in risorse umane

 

Il 30,3% dei laureati che svolgono la professione di Specialista in risorse umane ha conseguito una laurea magistrale biennale in ambito Economico-statistico, mentre il 18,1% in ambito Ingegneristico, in particolare nella classe di laurea in Scienze economico-aziendali (23,7%), in Giurisprudenza (9,0%), in Ingegneria gestionale (8,1%), in Psicologia (8,1%).  

Si tratta di una professione a prevalenza femminile (54,3%), svolta da laureati che hanno raggiunto il titolo, in media, a 26,3 anni. L'85,5% ha terminato gli studi al più entro un anno fuori corso (il 56,0% ha concluso nei tempi previsti dall’ordinamento), ottenendo un voto medio di laurea pari a 107,3 su 110.

Il 14,1% dei laureati che svolgono la professione di Specialista in risorse umane nel proprio curriculum formativo conta esperienze di studio all’estero riconosciute dal proprio corso di laurea e nel 49,3% dei casi tirocini formativi curriculari.

Si dichiarano soddisfatti del percorso universitario concluso: potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, il 67,1% sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo.

 

 

Le caratteristiche della professione di Specialista in risorse umane

 

Nell’analisi di questa figura professionale è fondamentale tenere presente che l'84,5%, una volta terminati gli studi universitari, ha proseguito la formazione post-laurea: in particolare svolgendo stage in azienda (55,4%), praticantati (24,8%), ma anche collaborazioni volontarie (19,2%).

Il 17,9% è impegnato in attività autonome (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.), il 63,2% è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 9,1% con un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato). Il lavoro part-time riguarda il 7,6% degli occupati e la retribuzione è pari, in media, a 1.591 euro netti mensili. Il 92,0% degli Specialisti in risorse umane lavora nel settore privato. È occupato nel ramo delle consulenze professionali il 36,5%, degli altri servizi alle imprese il 16,7% e del commercio il 7,2%.

Il 39,9% degli occupati dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università; il 50,1% dichiara di utilizzarle in misura ridotta, mentre il 9,9% per nulla.