La laurea magistrale biennale in Scienze delle pubbliche amministrazioni

Caratteristiche, percorso formativo e sbocchi professionali: tutto quello che c’è da sapere sui laureati magistrali biennali in Scienze delle pubbliche amministrazioni.

Le indagini AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati permettono di valutare le performance formative e gli esiti occupazionali dei laureati dei corsi di studio della classe magistrale biennale in Scienze delle pubbliche amministrazioni.

 

Il profilo dei laureati in Scienze delle pubbliche amministrazioni

 

Il 50,3% dei laureati in Scienze delle pubbliche amministrazioni ha conseguito il precedente titolo di primo livello in Scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione. Sono in prevalenza donne (60,1%) e, in media, ottengono il titolo magistrale a 30,7 anni. Impiegano in media 2,7 anni (rispetto ai 2 anni previsti dall’ordinamento) per conseguire il titolo magistrale biennale, con un voto medio di laurea pari a 105,7 su 110.

Durante gli studi il 7,3% dei laureati in Scienze delle pubbliche amministrazioni ha svolto esperienze di studio all’estero riconosciute dal proprio corso di laurea, mentre il 67,6% ha svolto tirocini formativi curriculari.

Si dichiarano soddisfatti del percorso universitario appena concluso: potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, il 75,7% sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo.

 

 

La condizione occupazionale dei laureati in Scienze delle pubbliche amministrazioni

 

A un anno dal titolo

A dodici mesi dalla laurea magistrale biennale, il tasso di occupazione per i laureati in Scienze delle pubbliche amministrazioni è pari al 67,9%.

Il 36,6% degli occupati ad un anno si è inserito nel mercato del lavoro solo dopo il conseguimento del titolo magistrale biennale; l'11,3%, invece, lavorava al momento della laurea ma ha successivamente cambiato lavoro, mentre il 52,1% prosegue, ancora dopo un anno, il lavoro iniziato prima del conseguimento del titolo.

Il 4,9% degli occupati, dopo un anno dalla laurea, è impegnato in attività autonome (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.), il 46,7% è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, l'11,8% con contratti formativi, mentre il 23,8% con un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato). Il lavoro part-time coinvolge il 22,1% degli occupati e la retribuzione mensile netta è pari, in media, a 1.212 euro. Il 54,1% dei laureati in Scienze delle pubbliche amministrazioni lavora nel settore privato. È occupato nella pubblica amministrazione il 23,8% dei laureati, nel ramo del commercio il 14,7% e delle consulenze professionali l'11,1%.

Il 33,4% degli occupati dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università; il 44,5% dichiara di utilizzarle in misura ridotta, mentre il 22,1% per nulla.
 

A cinque anni dal titolo

Dopo cinque anni dal titolo magistrale biennale, il tasso di occupazione dei laureati in Scienze delle pubbliche amministrazioni è pari all'86,3%.

Il 5,1% degli occupati, a cinque anni dalla laurea, è impegnato in attività autonome (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.), il 72,5% è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 14,5% con un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato). Il lavoro part-time coinvolge il 12,8% dei laureati e la retribuzione media è pari a 1.427 euro netti al mese. Il 45,9% dei laureati in Scienze delle pubbliche amministrazioni lavora nel settore privato. È occupato nella pubblica amministrazione il 37,8% dei laureati, nel ramo delle consulenze professionali l'8,7% e del credito ed assicurazioni l'8,5%.

Il 34,0% degli occupati dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università; il 48,1% dichiara di utilizzarle in misura ridotta, mentre il 17,9% per nulla.

A cinque anni dal titolo, tra i laureati in Scienze delle pubbliche amministrazioni il 5,6% svolge una professione dirigenziale (compresi gli imprenditori), il 23,7% una professione ad elevata specializzazione, il 19,9% una professione tecnica, mentre il 50,8% una professione esecutiva o di livello inferiore. Concentrando l’attenzione sulle professioni di livello più elevato (prime due voci), la professione più diffusa è quella di Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione (10,7%), seguita da Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private (1,2%) e Specialisti in risorse umane (1,2%).