Presentazione del Rapporto AlmaLaurea 2020 su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati

La XXII edizione dell'annuale indagine che fotografa le caratteristiche del capitale umano uscito dal sistema universitario italiano sarà presentata l'11 giugno al Ministero dell'Università e della Ricerca.

Sarà ospitata nella sede del Ministero dell’Università e della Ricerca - Viale Trastevere 76/A, Roma - la presentazione del Rapporto 2020 AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione Occupazionale dei laureati, XXII Indagine giovedì 11 giugno ore 11.00 – 12.00.

La presentazione di questa XXII Indagine si svolgerà alla presenza del Ministro dell’Università e Ricerca Gaetano Manfredi, del Presidente di AlmaLaurea, professor Ivano Dionigi, del Direttore di AlmaLaurea, professoressa Marina Timoteo che presenterà il Rapporto 2020. In collegamento da remoto anche Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università di Bergamo, dove il 4 giugno si sarebbe dovuto svolgere il Convegno annuale alla presenza delle Istituzioni, dei rappresentanti degli Atenei consorziati - in primis i Rettori - che, comunque, saranno in ascolto da remoto.

Il Rapporto 2020 sul Profilo dei laureati di 75 Atenei si basa su una rilevazione che coinvolge oltre 290mila laureati del 2019 e restituisce un’approfondita fotografia delle loro principali caratteristiche.

Il Rapporto 2020 sulla Condizione occupazionale dei laureati di 76 Atenei si basa su un'indagine che riguarda circa 650mila laureati e analizza i risultati raggiunti nei mercati del lavoro di Italia, Europa e resto del mondo dai laureati nel 2018, 2016 e 2014, intervistati rispettivamente a 1, 3 e 5 anni dal conseguimento del titolo.

Obiettivo della presentazione è quello di offrire una fotografia puntuale dello stato occupazionale dei laureati e delle caratteristiche del capitale umano uscito dal sistema universitario italiano nell’anno 2019. Non ultimo, il Rapporto prenderà in considerazione anche l’evoluzione temporale degli indicatori su efficacia interna ed esterna del sistema universitario.

 

Comunicato stampa

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