Giornata mondiale della statistica

In occasione di tale ricorrenza AlmaLaurea offre una fotografia su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati nella disciplina che concorre a comprendere i mutamenti della società con il Report 2020.

Martedì 20 ottobre 2020 è la terza Giornata Mondiale della Statistica istituita dalle Nazioni Unite nel 2010 e celebrata ogni cinque anni. Quest’anno coincide con la decima edizione della Giornata Italiana della Statistica (GIS 2020), promossa e organizzata dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) e dalla Società Italiana di Statistica (SIS).

Una giornata questa che offre ad AlmaLaurea, membro del Sistema Statistico Nazionale (Sistan) dal 2015, l’occasione per presentare il Report 2020 su profilo e condizione occupazionale dei laureati in statistica. Un’opportunità che, in linea con il tema proposto dalle NU “Connecting the world with data we can trust”, consente di valorizzare i percorsi attivati verso una maggiore fiducia nella statistica e di misurare il progresso di un Paese: disporre di dati aggiornati e di indicatori affidabili e tempestivi, infatti, è un modo per comprendere il mondo in continuo cambiamento e metterlo in connessione.
 

Ma qual è la fotografia dei laureati in statistica che scatta AlmaLaurea?
 

I dati dimostrano che, sulla base della documentazione più recente del Ministero dell’Università e della Ricerca, negli ultimi dieci anni gli immatricolati ai corsi di laurea in statistica1 sono aumentati passando da 966 a 1.346 unità all’anno; tuttavia, se rapportati al totale degli immatricolati, la percentuale risulta pressoché stabile nel periodo considerato (0,3-0,4%).

Nell’anno solare 2019 i laureati in statistica2 sono 1.490; nello stesso anno, i laureati in statistica coinvolti nell’indagine Almalaurea sul Profilo dei Laureati sono 1.427 e rappresentano quindi il 95,8% dei laureati in statistica in Italia. Su questo consistente campione le informazioni raccolte sul Profilo dei laureati sono molto interessanti.

Più iscritti di genere maschile (53,6%), quota superiore di oltre 10 punti percentuali a quanto osservato sul complesso dei laureati (41,3%). Provengono per quasi il 60% da percorsi liceali scientifici (59,3%) con un voto al diploma di 82,2 su 100 rispetto all’81,4 su 100 del complesso dei laureati. Dal punto di vista del contesto socio-culturale di provenienza si segnala che almeno un genitore è laureato nel 32,6% dei casi (rispetto al 30,4% del complesso dei laureati). Migliore anche la regolarità negli studi universitari, il 64,6% dei laureati in statistica conclude gli studi nei tempi previsti superando di ben 8,9 punti il dato sul complesso dei laureati (55,7%). Il voto medio alla laurea è 103,3 su 100, prossimo a quello del complesso dei laureati pari a 103,1 su 100. Frequentano di più le lezioni (80,6% rispetto al 69,7% del complesso dei laureati), ma studiano un po’ meno all’estero (solo il 10,2% a fronte del 12,5% del complesso dei laureati). Per contro conoscono di più la lingua inglese almeno al livello B2 con oltre 9 punti percentuali in più rispetto al complesso dei laureati (rispettivamente 66,0% e 53,7% per inglese scritto; 59,3% e 50,1% per inglese parlato). I laureati in statistica conoscono meglio gli strumenti informatici, in particolare i linguaggi di programmazione e svolgono meno frequentemente tirocini curriculari riconosciuti dal corso di studio. Mostrano, infine, un livello di soddisfazione complessiva per il percorso di studi concluso leggermente superiore a quello degli altri laureati (93,0%, rispetto al 90,1% del complesso dei laureati). Il 79,7% dei laureati in statistica, potendo tornare indietro, si iscriverebbe di nuovo allo stesso corso di studio nel medesimo ateneo e un altro 9,4% opterebbe per un altro corso dello stesso ateneo.

 

Infografica Profilo laureati in statistica

 

Quanto alla Condizione occupazionale dei Laureati in statistica l’indagine ha coinvolto 1.267 laureati in statistica del 2018, contattati a un anno dalla laurea: 625 hanno conseguito una laurea di primo livello e 642 una laurea magistrale biennale. L’indagine ha coinvolto anche 506 laureati magistrali biennali in statistica del 2014, contattati a cinque anni dal titolo.

I laureati di primo livello provengono dalla classe di laurea in Statistica; i laureati magistrali biennali, invece, dalle classi di laurea in Scienze statistiche (432 laureati a un anno e 340 a cinque anni) e in Scienze statistiche attuariali e finanziarie (210 a un anno e 166 a cinque anni). Un primo dato molto importante è l’alto tasso di occupazione. A un anno dalla laurea, tra i laureati in statistica il tasso di occupazione è pari al 92,5%, valore decisamente superiore al 76,3% del complesso dei laureati. A cinque anni dalla laurea, tra i laureati in statistica il tasso di occupazione raggiunge il 92,8% (è l’87,0% per il complesso dei laureati). Ma quale professione svolgono? A cinque anni dal titolo, tra i laureati in statistica, l’1,7% svolge una professione imprenditoriale o nell’alta dirigenza (quota inferiore al 3,3% del complesso dei laureati), il 57,7% una professione ad elevata specializzazione (superiore al 54,7% del complesso dei laureati), il 23,1% una professione tecnica (22,5% per il complesso dei laureati), mentre il 16,8% una professione esecutiva (15,2% del complesso dei laureati); residuali le quote di quanti sono occupati nelle restanti professioni meno qualificate. Più nel dettaglio, considerando le professioni ad elevata specializzazione, i laureati in statistica ricoprono, prevalentemente, posizioni quali statistici (15,7%) e analisti e progettisti di basi dati (7,7%). Si evidenziano inoltre gli analisti di mercato (5,2%), ma anche gli analisti e progettisti di software (4,9%), i ricercatori nelle scienze economiche e statistiche e gli analisti di sistema (3,5%, per entrambi) e, seppure su livelli decisamente più contenuti, i professori di scuola secondaria superiore in scienze matematiche, fisiche e chimiche (2,1%). La retribuzione mensile netta varia tra i 1.437 euro per i laureati magistrali biennali a un anno dal titolo e i 1.746 euro per i laureati magistrali biennali a cinque anni dal titolo. Tra i laureati di primo livello è elevata la quota di chi decide di proseguire il percorso formativo con un corso di secondo livello: a un anno dalla laurea triennale, infatti, è iscritto a un corso di laurea di secondo livello il 76,4% dei laureati in statistica, quota superiore al complesso dei laureati triennali 64,2%. Le classi di laurea magistrale preferite sono Scienze statistiche e Scienze statistiche finanziarie ed attuariali. Proprio per l’elevata prosecuzione degli studi di secondo livello, si è preferito analizzare gli esiti occupazionali dei laureati in statistica con riferimento ai soli laureati magistrali biennali a uno e cinque anni dalla laurea: le Tabelle 1 e 2 riportano una sintesi dei risultati, rispettivamente a uno e cinque anni.
 

 

 

COMUNICATO STAMPA

RAPPORTO SU PROFILO E CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI IN STATISTICA

 


1Si considerano gli immatricolati nella classe di laurea in Statistica (L-41). Cfr http://dati.ustat.miur.it/dataset/immatricolati/resource/75da19ea-bc6d-4d0f-8892-3628736f02aa

2Si considerano laureati in statistica i laureati nelle seguenti classi di laurea (in base al D.M. 270/2004 e al precedente D.M. 509/1999): Statistica (L-41, 37), Scienze statistiche (LM-82, 48/S, 90/S, 92/S) e Scienze statistiche attuariali e finanziarie (LM-83, 91/S). Cfr http://dati.ustat.miur.it/dataset/laureati/resource/75773630-77e4-47eb-be2b-370f9ec1296f