Una chiave per il mondo del lavoro che cambia nel progetto Human Capital Management

Capiamo con le aziende partecipanti, come il progetto nato da AlmaLaurea srl e Università di Siena, possa essere fondamentale nella nascita di nuove professionalità.

Durante questo autunno 2020, stanno proseguendo gli incontri di Human Capital Management, il progetto nato dalla collaborazione tra AlmaLaurea srl ed Università di Siena col supporto di 9 grandi aziende partner: Alleanza Assicurazioni, Benefind, Chiesi Farmaceutici, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Consoft Sistemi, E-One group, HSPI, P&G, Fondazione Musei Senesi. Il progetto è finalizzato alla coproduzione di opportunità occupazionali ad hoc, costruite insieme ai 24 studenti selezionati, con un focus sulle competenze digitali e trasversali.

Per capire al meglio le caratteristiche e le particolarità di Human Capital Management, abbiamo posto alcune domande alle aziende partecipanti. Inizia quindi un approfondimento che ci porterà ad un’analisi completa del progetto, accompagnati dalle voci che arrivano direttamente dalle imprese.
 

Human Capital Management: la formazione umanistica al centro del progetto AlmaLaurea srl e Università di Siena
 

In questo primo approfondimento abbiamo deciso di porre alle aziende due domande, alle quali rispondono Marina Mazzanti di Alleanza e Cinzia Angeli, di P&G.
 

Alleanza Assicurazioni: “la contaminazione dei saperi è un valore per la nostra azienda”
 

  • Perché la sua Azienda ha deciso di aderire a questa iniziativa? Quali erano le sue aspettative?

Siamo orgogliosi di partecipare a questo progetto perché crediamo profondamente nella necessità di costruire un solido ponte fra il mondo dell’Università e quello delle Aziende. Oggi è ancora più importante rispetto a qualche anno fa. La progettualità di HCM mira ad accompagnare studenti di formazione umanistica verso competenze tecniche: è un percorso complesso, ma ricco per noi di tante aspettative. [...] La contaminazione dei saperi, integrati, interdisciplinari, è necessaria sia per lo sviluppo della creatività, sia per una sempre maggiore apertura alla pluralità e alla capacità di analisi. Questi aspetti rappresentano oggi un valore per la nostra Azienda. Il mondo contemporaneo ci pone di fronte ad una grande sfida e la risposta deve essere “corale”[...]  Il coinvolgimento in questo progetto, plurale e variegato, non può che arricchirci reciprocamente e darci conferme sulla possibilità di selezionare anche profili non strettamente “tecnici”.

Questa la testimonianza di Marina Mazzanti, che nei prossimi incontri si occuperà, tra le altre cose, di alcuni aspetti legati al  benessere dei dipendenti e alla gestione dei collaboratori.

 

Procter & Gamble: “Studi umanistici e capacità analitiche per rispondere alle sfide attuali”
 

Human Capital Management vuole rappresentare concetti innovativi, che stiano al passo con le evoluzioni repentine che stanno coinvolgendo il mondo del lavoro in questi anni. Il cambiamento può però essere inaspettato, ed in qualche modo reso necessario, come abbiamo constatato in questo 2020. In tal senso bisogna chiedersi quanto i profili trasversali, con una base umanistica, possano essere elementi chiave di un mondo in trasformazione. A darci una risposta è stavolta Cinzia Angeli di P&G, che durante i primi incontri del progetto si è occupata di trasferire alla classe alcuni concetti sulla strategia aziendale e analisi di mercato.
 

  • Alla luce dei profondi cambiamenti culturali e sociali dovuti alla tecnologia, ma anche all'emergenza sanitaria che sta influenzando anche il mondo del lavoro, ritiene che nelle aziende profili umanistici potranno fare la differenza? Se sì, in che modo?

“Quello che sta emergendo è che persone con una formazione interdisciplinare, base umanistica completata con competenze digitali ed esperienze all’estero o imprenditoriali, possono fare la differenza in un’azienda come P&G. Questo grazie ad una maggiore creatività, ad una capacità critica, di approfondimento e di visione di ciò che avverrà più sviluppate. I soli studi umanistici, senza ulteriori esperienze o master in aree che possono aver affinato capacità analitiche possono non essere sufficienti per affrontare la complessità e le sfide dei tempi attuali”.
 

Il cambiamento passa dunque attraverso figure che contemplino nel loro portfolio competenze trasversali. Da qui si può intuire quanto importante possa essere la co-creazione di percorsi e di idee occupazionali, insieme ai futuri attori del mondo del lavoro. Proprio ciò che succede durante ogni incontro del progetto HCM.

Gli incontri di HCM proseguiranno in modalità online fino alla conclusione del ciclo ed all’assessment finale, previsto per marzo 2021. Per tutte le informazioni sul progetto, ed ulteriori contributi, potete visitare il PORTALE DEDICATO