Laureati in ambito giuridico: esiti e opportunità

Si è tenuto il 9 aprile 2021 il webinar Legal Jobs: competenze, prospettive e differenti percorsi professionali - Job Placement organizzato dall’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna e dedicato a laureandi e neo-laureati in ambito giuridico.

Il webinar ha visto la partecipazione della Direttrice di AlmaLaurea, Prof.ssa Marina Timoteo, che ha realizzato un intervento dal titolo “Laureate/i in ambito giuridico: quali esiti dopo la laurea”.

Sono poi intervenuti la Prof.ssa Giusella Finocchiaro, docente ordinaria di diritto privato e di diritto di Internet, la Dott.ssa Nicoletta Grosso, Responsabile Unimpiego Confindustria Emilia - Area Centro, il Dott. Antonio Parenti, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

Nel corso del suo intervento, la Prof.ssa Timoteo ha illustrato gli esiti occupazionali dei laureati in ambito giuridico, ponendo l’accento sia sui laureati di primo livello sia sui laureati di secondo livello.

I laureati di primo livello in ambito giuridico si orientano più facilmente verso il lavoro piuttosto che verso corsi di laurea di secondo livello. Comparando le loro performances occupazionali con quelle dei laureati di primo livello del gruppo delle scienze sociali (dove oltre all’ambito giuridico si ritrova il gruppo Economico-statistico e quello Politico-sociale) a un anno dal titolo si osservano tassi di occupazione mediamente più alti, maggiore efficacia della laurea, più frequentemente contratti a tempo indeterminato, a tempo pieno e, di conseguenza, retribuzioni maggiori. In generale, i laureati delle scienze sociali competono tutti per le stesse professioni: project manager, segretario amministrativo/di direzione, contabile, addetto alla segreteria, addetto alle risorse umane. Vi è poi il campo legato ai consulenti del lavoro, che rappresenta un mondo a sé stante.
 

 

Invece, i laureati magistrali a ciclo unico in giurisprudenza hanno tassi di occupazione inferiori e tempi di ingresso nel mercato del lavoro più lunghi considerando che la maggior parte di questi laureati dopo la laurea è impegnato in attività propedeutiche all’ingresso nel mondo del lavoro; attività che non necessariamente sono retribuite. Questi laureati sono più frequentemente occupati in posizioni autonome e dichiarano un livello molto elevato di efficacia della loro laurea. Sono prevalentemente avvocati; in misura residuale, a decrescere nelle percentuali, si rilevano giuristi d’impresa, magistrati, notai. Tra le professioni non tipicamente in ambito giuridico spiccano imprenditori, specialisti in risorse umane e specialisti nella gestione della pubblica amministrazione.
 

 

Uno specifico approfondimento è stato dedicato al tema delle competenze trasversali. L’analisi è stata realizzata grazie agli annunci di lavoro che le aziende pubblicano, relativamente ai laureati in ambito giuridico, attraverso AlmaLaurea srl e gli uffici placement degli atenei aderenti al Consorzio.

Analizzando ciò che le imprese richiedono nel momento in cui pubblicano annunci di lavoro, oltre alle competenze tecniche in senso stretto, sono richieste competenze linguistiche e informatiche, il che esprime uno scenario in cui le dimensioni dominanti sono l’internazionalizzazione e il digitale.

Sul fronte delle competenze linguistiche si può dire che, in ambito giuridico, consentono l’accesso a nuove e sempre più richieste professioni in ambito internazionale e sovranazionale, come ad esempio il giurista-linguista, una figura chiave per il funzionamento di tutte le istituzioni di un ordinamento giuridico che è basato sul principio del multiliguismo.

I datori di lavoro cercano inoltre, nei giuristi, alcune specifiche soft skills come l’orientamento al risultato, la formazione continua e l’affidabilità e precisione. Allargando lo sguardo agli annunci che riguardano i laureati nelle scienze sociali, le richieste si estendono a ulteriori soft skill e in particolare orientamento ai risultati, lavoro in team, problem solving e capacità relazionali.