Laureati in Giurisprudenza. Le caratteristiche di studio e gli sbocchi occupazionali dei laureati in Giurisprudenza

Conoscere per deliberare, il principio che fu di Einaudi, costituisce lo spirito più profondo che muove le annuali indagini del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati italiani. Una sfida tanto più necessaria oggi, con il passaggio al nuovo ordinamento didattico e nel contesto di un sistema europeo di formazione universitaria, ma anche con le nuove sfide che le professioni devono affrontare in un mercato non più ristretto ai confini nazionali.
I risultati delle performance negli studi e degli esiti nel mercato del lavoro dei laureati del gruppo Giuridico sono stati presentati dal direttore di AlmaLaurea Andrea Cammelli al XX Congresso nazionale dell’Associazione italiana giovani avvocati (AIGA), sul tema “Le avvocature tra paleogiustizia e società contemporanea”, nel corso della sessione “Avvocatura glocale”, che si è tenuta venerdì 10 ottobre 2008 al Palazzo dei Congressi di Taormina.
L’approfondimento AlmaLaurea sul Profilo del gruppo Giuridico ha coinvolto 13.138 laureati del 2007. L’analisi riguarda sia le performance dei laureati di primo livello sia i laureati pre-riforma, il collettivo che continua ad offrire spunti di riflessione importanti considerando il ritorno delle Facoltà di Giurisprudenza al modello di laurea a “ciclo unico” più vicino al vecchio corso di studi quadriennale. L’indagine specifica sugli sbocchi nel mercato del lavoro del gruppo Giuridico fa riferimento al X Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati italiani e prende in esame i laureati pre-riforma, in quanto rappresentano il collettivo ancora numericamente più consistente e analizzabile nel lungo periodo (anche a tre e a cinque anni dalla laurea).

 

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