Formazione universitaria e sostenibilità ambientale: i laureati chiedono di più

Il Rapporto tematico di AlmaLaurea fotografa i laureati che hanno affrontato argomenti legati alla sostenibilità e la loro soddisfazione

Il Rapporto tematico AlmaLaurea 2023 “I laureati e la sostenibilità ambientale è stato presentato il 19 ottobre 2023 dalla Direttrice del Consorzio AlmaLaurea Marina Timoteo all'Università di Camerino.

AlmaLaurea ha realizzato nel 2022, per la prima volta, un’indagine sperimentale sulla sostenibilità ambientale con l’obiettivo di approfondire la presenza nei corsi di laurea di tali tematiche e di sondarne l'interesse da parte dei laureati.

Ai laureati del 2022, dunque, è stato chiesto di compilare alcune domande integrative inserite all’interno del questionario di fine corso: sono quasi 222 mila i laureati che hanno collaborato, pari al 78,9% del complesso.  
 

I laureati e la sostenibilità ambientale: quanti laureati hanno affrontato queste tematiche?

Dall’approfondimento tematico risulta che oltre il 60% dei laureati ha affrontato nel corso di laurea almeno una delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale indagate dal questionario. Le risposte, inoltre, hanno permesso di evidenziare forti differenze in funzione del percorso disciplinare intrapreso: dichiarano di averle affrontate più spesso i laureati STEM (67,4%) e quelli dell’area economica, giuridica e sociale (67,0%); più distanti i laureati dell’area artistica, letteraria ed educazione (56,8%) e quelli dell’area sanitaria e agro-veterinaria (48,9%).  
 

In quali occasioni?

Il Rapporto evidenzia che tra coloro che hanno affrontato almeno una tematica legata alla sostenibilità ambientale, quasi il 60% l’ha fatto nell’ambito degli insegnamenti obbligatori, con quote superiori tra i laureati dell’area STEM. Inoltre, il 40% dei laureati ha scelto di approfondire tali tematiche negli insegnamenti opzionali, il 15,4% durante la tesi, il 10,2% durante il tirocinio curriculare e il 3,5% durante l’esperienza di studio all’estero. Infine, il 25,9% dichiara di averle trattate al di fuori del corso di studi.  
 

Con quali motivazioni?  

La motivazione più importante per l’interesse verso i temi legati alla sostenibilità ambientale è il desiderio di migliorare il benessere della società e delle future generazioni (64,7%); seguono l'interesse per le materie di studio (24,6%) e le possibilità lavorative offerte nel campo della sostenibilità ambientale (17,7%). 

 

Il profilo dei laureati che hanno affrontato le tematiche legate alla sostenibilità ambientale

In generale, l’interesse verso le tematiche legate alla sostenibilità contribuisce a fotografare anche il profilo dei laureati: il Rapporto, infatti, fa emergere come l’aver affrontato tali tematiche si associ ad una maggiore proiezione verso il mercato del lavoro e verso l’estero. Dichiarano di aver svolto in misura maggiore, esperienze di lavoro nel corso degli studi, parte della tesi all’estero e mostrano una maggiore disponibilità a spostarsi per ragioni di lavoro.

È interessante notare anche come tale tipologia di laureato dia più importanza, nella ricerca del lavoro, alle opportunità di contatti con l'estero, alla possibilità di carriera, al coinvolgimento e partecipazione all’attività lavorativa e ai processi decisionali, mentre la coerenza con gli studi è meno ricercata.

 

La soddisfazione per le tematiche legate alla sostenibilità ambientale

A proposito del grado di soddisfazione per le tematiche affrontate, sia in percorsi obbligatori sia per scelta opzionale, i laureati ritengono insufficiente il livello di approfondimento delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale. In generale, poi, accade che chi non è stato soddisfatto del livello di approfondimento delle tematiche, sceglierebbe più frequentemente, se potesse tornare indietro, un percorso universitario differente.

Inoltre, è rilevante osservare che, tra i laureati, più della metà ritiene che la conoscenza delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale avrà un impatto positivo sulla soddisfazione per l’attività lavorativa svolta.

 

Differenze di genere

Dal Rapporto emerge come gli uomini affrontino più frequentemente delle donne tali tematiche (65,4% contro il 58,9% delle donne). L’unica eccezione è rappresentata dall’area STEM, percorso tipicamente maschile ma in cui le donne tendono, più frequentemente rispetto agli uomini, a intraprendere l’approfondimento delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale (il differenziale è di 2,3 punti percentuali).

Per quel che riguarda le motivazioni dell'interesse, le donne evidenziano maggiormente il desiderio di migliorare il benessere della società e delle future generazioni. Per gli uomini, invece, sono più rilevanti le motivazioni legate all’interesse per le materie di studio e alle possibilità lavorative offerte nel campo della sostenibilità ambientale.

Infine, sono proprio le donne a mostrare maggiore insoddisfazione per il livello di approfondimento delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale durante il corso di studi.

 

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Scarica le infografiche (.pdf)

Scarica il comunicato stampa (.pdf)

 

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