La formazione post-laurea conviene. Anche al tempo della pandemia

I risultati dei Report 2021 di AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei Dottori di ricerca e dei Diplomati di master evidenziano performance che la pandemia ha intaccato solo parzialmente.

Investire in formazione post-laurea, per specializzarsi o per aggiornarsi. Una scelta che si dimostra vincente e che supera la prova della pandemia. Il tasso di occupazione e le retribuzioni dei diplomati di master e dei dottori di ricerca restano superiori a quelli dei laureati.

Le Indagini AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei Dottori di ricerca e dei Diplomati di master degli Atenei aderenti al Consorzio, lo confermano.

L'indagine del Consorzio AlmaLaurea sul Profilo dei Dottori di ricerca analizza le performance formative di circa 4.500 Dottori di ricerca del 2020 di 30 atenei, mentre l'indagine sulla Condizione occupazionale dei Dottori di ricerca analizza gli esiti occupazionali di circa 5.500 Dottori di ricerca del 2019 di 40 atenei, contattati a un anno dal conseguimento del titolo di studio.

L'indagine del Consorzio AlmaLaurea sul Profilo dei Diplomati di master analizza invece le performance formative di oltre 8.000 Diplomati di master del 2020, di primo e secondo livello, che hanno conseguito il titolo di studio in 16 atenei, mentre l'indagine sulla Condizione occupazionale dei Diplomati di master analizza gli esiti occupazionali di circa 11.500 Diplomati di master del 2019, di primo e di secondo livello, di 26 atenei, contattati a un anno dal conseguimento del titolo di studio.

Molteplici le voci prese in esame per fotografare il profilo di chi sceglie percorsi di alta specializzazione, tra le altre le differenze di genere, il contesto socio culturale, la mobilità geografica, le motivazioni che spingono a una scelta per la quale alcuni fruiscono di finanziamenti oltre che le valutazioni date da chi ha frequentato tali percorsi. Un’analisi dalla quale emergono anche dati relativi a efficacia e performance occupazionali e retributive di chi sceglie master o dottorati di ricerca.
 

GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA

Tra i diplomati di master del 2020 si registra una diminuzione delle esperienze di stage durante il percorso (-5,2 punti percentuali) e un aumento del project work (+5,6 punti percentuali), segno che gli atenei si sono prontamente attivati per adattare le attività del master alla situazione emergenziale legata alla pandemia da Covid-19.

Sugli esiti occupazionali l’effetto della pandemia è tutto sommato contenuto: complessivamente, nel 2020 si evidenzia una diminuzione del tasso di occupazione a un anno dal titolo di -0,9 punti percentuali tra i dottori di ricerca e di -1,8 punti percentuali tra i diplomati di master; ciò, peraltro, a fronte di livelli occupazionali di partenza elevati.

La crisi pandemica, inoltre, non ha intaccato particolarmente le caratteristiche del lavoro svolto: sia tra i dottori di ricerca sia tra i diplomati di master si registra infatti un aumento delle retribuzioni mensili nette rispetto all’indagine del 2019, ma ciò è vero per chi si è inserito nel mercato del lavoro prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria.

Analogamente, l’efficacia del titolo è migliorata per i dottori di ricerca e rimasta sostanzialmente stabile per i diplomati di master, ma anche in questo caso ciò risulta verificato tra chi ha iniziato a lavorare prima della pandemia.

 

Comunicato stampa (.pdf)

 

Approfondimenti

Sintesi del Report sui dottori di ricerca

Sintesi del Report sui diplomati di master

 

Consulta i report completi

VI Indagine (2021) - Profilo dei Dottori di ricerca 2020

VI Indagine (2021) - Condizione occupazionale dei Dottori di ricerca
 

VI Indagine (2021) - Profilo dei Diplomati di master 2020

VI Indagine (2021) - Condizione occupazionale dei Diplomati di master

 

Vuoi proseguire la tua formazione? Scopri l'Offerta formativa post laurea degli Atenei consorziati