Cinque cose che devi sapere se studi Biotecnologie

Ecco cosa ti aspetta all’università, dopo la triennale e la magistrale e nel mercato del lavoro iscrivendoti a corsi appartenenti a questa classe di laurea.

Le Indagini sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati permettono di analizzare le caratteristiche dei corsi di studio che appartengono alla classe di Biotecnologie e di misurarne gli esiti occupazionali.

 

#1 Cosa si studia

Studi prevalentemente Scienze Biologiche, Chimica e Scienze Mediche. Chi si è laureato prima di te ha ottenuto il titolo triennale in media a 23,6 anni, impiegando 4,0 anni, con un voto medio di laurea pari a 102,0 su 110. Durante gli studi il 5,3% ha svolto esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di studi e l’84,8% tirocini formativi curriculari.  

 

 

#2 Dopo la laurea di primo livello

Il percorso magistrale biennale più seguito tra i laureati triennali in Biotecnologie è Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche (59,2%); mentre un 19,0% opta per Biotecnologie industriali.

 

#3 Dopo la laurea magistrale

Dopo 5 anni dalla laurea, il 79,1% di coloro che hanno scelto la magistrale biennale in Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche è occupato. Anche per chi ha optato per un percorso magistrale biennale di Biotecnologie industriali l’occupazione risulta buona: è pari al 79,5%.

 

#4 Il lavoro: retribuzione e contratto

I laureati in Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche a 5 anni dal titolo guadagnano in media 1.527 euro netti al mese. E’ assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato il 41,2% dei laureati, mentre il 31,3% ha un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato).

Per coloro che hanno scelto la strada di Biotecnologie industriali, a 5 anni le retribuzioni sono pari a 1.455 euro netti al mese, il 49,7% è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre 26,2 su cento hanno un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato).

 

#5 Dove lavorano

La maggior parte dei laureati in Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche lavora nell’ambito della Sanità (28,5%), seguono Istruzione e ricerca (23,1%) e Industria chimica e petrolchimica (17,2%).

Se ci si laurea in Biotecnologie industriali, la maggior parte dei laureati si inserisce nel ramo dell'Industria chimica e petrolchimica (25,6%); seguono Istruzione e ricerca (19,4%) e Sanità (15,8%).

 

 

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