Le Indagini sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati permettono di analizzare le caratteristiche dei corsi di studio che appartengono alla classe di Ingegneria industriale e di valutarne gli esiti occupazionali.
#1 Cosa si studia
Studi prevalentemente Ingegneria Industriale, Matematica e Ingegneria dell'Informazione. Chi si è laureato prima di te ha ottenuto il titolo triennale in media a 24,0 anni, impiegando 4,5 anni, con un voto medio di laurea pari a 96,4 su 110. Durante gli studi il 4,4% ha svolto esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso e il 33,1% tirocini formativi curriculari.
#2 Dopo la laurea di primo livello
Il percorso magistrale biennale più seguito dai laureati triennali in Ingegneria industriale è Ingegneria meccanica (34,2%); mentre un 24,0% opta per Ingegneria gestionale.
#3 Dopo la laurea magistrale
Dopo 5 anni dalla laurea, il 96,0% di coloro che hanno scelto la magistrale biennale in Ingegneria meccanica è occupato. Anche per chi ha optato per un percorso magistrale biennale di Ingegneria gestionale l’occupazione risulta elevata: è pari al 95,6%.
#4 Il lavoro: retribuzione e contratto
I laureati in Ingegneria meccanica a 5 anni dal titolo registrano retribuzioni in media pari a 1.851 euro netti al mese. È assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato l’87,0% dei laureati, mentre il 6,8% ha un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato).
Per coloro che hanno scelto Ingegneria gestionale, a 5 anni sono buoni la retribuzione è pari a 1.799 euro netti al mese, l’86,6% è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 7,0% ha un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato).
#5 Dove lavorano
La maggior parte dei laureati in Ingegneria meccanica lavora nell’ambito della metalmeccanica e meccanica di precisione (56,2%), seguono Energia (7,6%) e Industria manufatturiera (6,9%).
Anche per i laureati in Ingegneria gestionale, la maggior parte si inserisce nel ramo della metalmeccanica e meccanica di precisione (24,1%); seguono Industria manufatturiera (11,4%) e Informatica (8,9%).