La formazione dei consulenti in scienze forensi

Tecnici specializzati nel campo dell’investigazione scientifica e analisi della scena del crimine: ecco il percorso promosso dall’ateneo di Siena che li forma. Iscrizioni entro il 5 luglio..

“La criminalistica è l'insieme delle scienze che studiano le tracce del crimine, è un settore in continua crescita ed è diventato di fondamentale importanza nei processi penali dove è necessaria la consulenza tecnica di esperti in materie scientifiche. Questo rende necessaria la figura del consulente tecnico esperto in Scienze Forensi, che naturalmente, è bene precisarlo, deve essere un tecnico specializzato nella propria disciplina” racconta il Professore Ranieri Rossi, direttore del master "Investigazione scientifica e analisi della scena del crimine" promosso dall’ateneo di Siena.

Professore, le tecnologie come hanno influito su questo processo di crescita?
“L’approccio alla scena del crimine è intrinsecamente e obbligatoriamente vario, non esiste una linea guida, negli ultimi anni si sono sviluppati nuovi approcci tecnologici altamente specializzati che possono aiutare l’investigatore nel suo ruolo. Con l’avvento dei droni ad esempio risulta estremamente utile riprendere la scena del crimine dall’alto, che può essere immortalata anche in 3D mediante la tecnica della fotogrammetria 3D e digitalizzata tramite la scannerizzazione laser. In pratica si ricostruisce tutto molto più precisamente di un tempo quando l’unico sistema era quello di utilizzare il semplice metro o la fotografia in 2D. Ovviamente anche i sistemi analitici si sono evoluti, oggi si dispone ad esempio di cromatografi ad ultra alta prestazione (UHPLC) accoppiati con detector di spettrometria di massa che sono in grado di identificare la presenza anche in tracce infinitesimali di specifiche molecole. Per non parlare poi dell’utilizzo del computer nelle analisi balistiche o delle tecniche di biologia molecolare per il riconoscimento del DNA. Da qui la necessita di formare studenti che abbiano le basi per comprendere il funzionamento e l’utilità di queste nuove tecnologie”.

Perché e come nasce l'esigenza di questa formazione?
Il mondo della giustizia ha sempre più necessità che l'approccio scientifico venga inserito all'interno delle aule di un tribunale. Molti processi penali vengono svolti prettamente sul lato tecnico scientifico, oltre che su quello giuridico. Ad esempio, un caso dove si hanno reati riguardanti armi ed esplosivi richiederà l'ausilio della balistica ed esplosivista forense. Nei casi di decesso, dovrà essere interpellato anche il medico legale e un esperto in sopralluoghi sulla scena del crimine. Per questo è necessario che i consulenti tecnici abbiano una altissima professionalità e conoscenza della propria materia scientifica, ma soprattutto le giuste competenze per poter gestire dal punto di vista giuridico e comunicativo una consulenza tecnica durante un processo penale. Il master intende formare scienziati che vorranno applicarsi nell'ambito della criminalistica. A questo fine, oltre ad un nutrito corpo docenti di materie scientifiche, sono presenti  avvocati penalisti che insegneranno come si deve comportare un consulente tecnico, facendo da raccordo tra il mondo scientifico e il mondo giuridico. D'altro canto, il laureato in giurisprudenza come il laureato in lettere aspirante giornalista investigativo, acquisirebbero attraverso questo master una conoscenza delle varie discipline scientifiche che stanno alla base della criminalistica”.

Quale tipo di competenze sono necessarie per operare in questo ambito?
Il master è aperto ai possessori di laurea specialistica e magistrale. Possono accedervi i laureati nelle varie materie scientifiche, quindi biologi, medici, informatici, chimici, fisici, ingegneri, ecc. Inoltre, è un master ideale per laureati in scienza della comunicazione, lettere o materie affini che vorrebbero intraprendere un percorso lavorativo nell'ambito del giornalismo investigativo scientifico. Naturalmente è un percorso adeguato anche per laureati in giurisprudenza e futuri avvocati”.

In che strutture possono lavorare?
L'esperto di scienze forensi può lavorare come consulente di parte per conto degli avvocati, oppure come consulente tecnico dei Pubblici Ministeri o ancora come perito del Giudice nei processi penali. Non è inoltre da trascurare l'aspetto mediatico e comunicativo che l'esperto forense deve saper padroneggiare in udienza, per trasmettere al meglio i risultati delle sue analisi tecniche. I consulenti possono inoltre impiegare le loro conoscenze tecniche al servizio del mondo giornalistico e televisivo, dove, in un delicato ambito come è quello della Giustizia, si rende sempre più necessaria una corretta divulgazione.”.

Sono previste attività sul campo?
“Oltre alla necessaria parte teorica, il corso avrà un approccio prettamente pratico, con esercitazioni di laboratorio, simulazioni di sopralluoghi sulla scena del crimine per insegnare le corrette metodologie di individuazione e raccolta delle tracce, esercitazioni con droni e laser scan, esercitazioni in poligono, simulazioni pratiche di processi penali. Una parte sarà dedicata inoltre al giornalismo investigativo con esercitazioni basate sull'analisi delle fonti aperte e prove (simulazioni) di comunicazione sia mediante articoli sia mediante servizi televisivi”.

 

Informazioni sul Corso
Direttore: Ranieri Rossi
Coordinatore scientifico: Paolo Mugnai
Dati relativi all'edizione 2018-2019
Sede del corso: Siena
Numero di iscritti: 15 minimo-25 massimo
Durata: 1 anno
Lingua: Italiano
Stage: 2 mesi presso le strutture del master (Università o docenti esterni)
Presentazione delle domande: scadenza 05/07/2019
Costo: 3000€ diviso in 2 rate da 1500€
Borse di studio: non previste, anche se non inserito nel bando sono in programmazione minimo 2 o più premi di laurea da 500€-1000€ ciascuno da aumentare a seconda del numero di iscritti (4 premi da 1000€ se gli inscritti saranno 25).
Per informazioni:
ranieri.rossi@unisi.it
paolomugnai@gmail.com
fabrizia.fabrizi@unisi.it
maddalena.corsini@unisi.it