La professione di Specialista nella commercializzazione di beni e servizi (escluso il settore ICT)

Percorso formativo e caratteristiche occupazionali: tutto quello che c’è da sapere sui laureati che svolgono la professione di Specialisti nella commercializzazione di beni e servizi (escluso il settore ICT).

Le Indagini AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati permettono di valutare le performance formative e gli esiti occupazionali dei laureati di secondo livello che, a cinque anni dal titolo, svolgono la professione di Specialisti nella commercializzazione di beni e servizi (escluso il settore ICT).
 

Il profilo dei laureati che svolgono la professione di Specialisti nella commercializzazione di beni e servizi (escluso il settore ICT)

 

Il 34,7% dei laureati che svolgono questa professione ha conseguito una laurea magistrale biennale in ambito Economico-statistico, mentre il 23,2% in ambito Politico-sociale, in particolare nella classe di laurea in Scienze economico-aziendali (28,0%), in Scienze della comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicità (10,7%), in Giurisprudenza (5,3%), in Scienze dell'economia (4,9%).

Si tratta di una professione a prevalenza femminile (52,2%), svolta da laureati che hanno raggiunto il titolo, in media, a 26,1 anni. L'85,5% ha terminato gli studi al più entro un anno fuori corso (il 57,7% ha concluso nei tempi previsti dall’ordinamento), ottenendo un voto medio di laurea pari a 106,5 su 110.

Il 22,7% dei laureati che svolgono la professione di Specialisti nella commercializzazione di beni e servizi nel proprio curriculum formativo conta esperienze di studio all’estero riconosciute dal proprio corso di laurea e nel 54,2% dei casi tirocini formativi curriculari.

Si dichiarano soddisfatti del percorso universitario concluso: potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, il 64,0% sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo.

 

 

Le caratteristiche della professione di Specialista nella commercializzazione di beni e servizi (escluso il settore ICT)

 

Nell’analisi di questa figura professionale è fondamentale tenere presente che il 72,5%, una volta terminati gli studi universitari, ha proseguito la formazione post-laurea: in particolare svolgendo stage in azienda (53,3%), master non universitario (13,5%), ma anche collaborazione volontaria (11,6%).

Il 6,2% degli Specialisti nella commercializzazione di beni e servizi è impegnato in attività autonome (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.), il 76,6% è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre l'11,0% con un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato). Il lavoro part-time riguarda il 4,8% degli occupati e la retribuzione è pari, in media, a 1.671 euro netti mensili. Il 95,9% lavora nel settore privato. È occupato nel ramo del commercio il 21,7%, nell'industria manifatturiera il 14,3% e nel ramo della pubblicità e delle comunicazioni l'11,7%.

Il 34,2% degli occupati dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università; il 53,5% dichiara di utilizzarle in misura ridotta, mentre il 12,3% per nulla.