La Didattica a Distanza, esperienza da ripetere? Parola agli studenti

L'indagine AlmaDiploma, in collaborazione con AlmaLaurea, ha coinvolto 73.286 studenti di quarta e quinta e racconta timori, sentimenti, giudizi in merito alla DaD, ai suoi effetti, all’efficacia degli insegnanti e alle aspettative per il futuro.

Alla vigilia della riapertura della scuola, AlmaDiploma ha dato voce agli studenti di 246 Istituti scolastici italiani. Per un totale di 73.286 alunni coinvolti delle classi IV e V di scuole superiori, di cui 23.305 rispondenti per un tasso di compilazione pari al 31,8%.

AlmaDiploma, con la collaborazione del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea e degli Istituti associati al sistema AlmaDiploma nell’a.s. 2019/20, ha condotto una rilevazione ad hoc via web (CAWI-Computer Assisted Web Interviewing) per comprendere meglio l’esperienza di didattica a distanza vissuta dagli studenti delle classi quarte e quinte. L’indagine è stata avviata durante le ultime settimane dell’a.s. 2019/20, precisamente a partire dal 29 maggio 2020.

La fotografia tracciata presenta luci e ombre. Positiva la capacità di adattamento e di riorganizzazione, dimostrata sia dalla scuola sia dagli insegnanti nell’affrontare la crisi pandemica e nel garantire la continuità didattica con la modalità a distanza. Criticità, invece, legate ai limiti dell’apprendimento a distanza e alle relazioni interpersonali, oltre alle preoccupazioni relative al futuro occupazionale.

«In questo periodo in cui tutti parlano di scuola, ritengo doveroso dar voce ai nostri studenti che a giugno ci hanno dichiarato che la loro scuola ha svolto il proprio compito garantendo la continuità delle attività e organizzato in modo efficiente la didattica a distanza», afferma il Direttore di AlmaDiploma, Renato Salsone. «Altrettanto chiaramente, però, hanno affermato che è stata un’esperienza faticosa e non sempre efficace».

La quasi totalità dei rispondenti (93,6%) interrogati sulla disponibilità delle attrezzature informatiche (pc, tablet, portatili o smartphone) e della connessione per seguire le lezioni dichiara di non aver ricevuto alcun tipo di supporto da parte della scuola e ha, dunque, fatto affidamento sulle sole risorse disponibili in famiglia. Quanto agli effetti della DaD in termini di carico di studio, capacità di concentrazione e efficacia dello studio, il 79,6% degli studenti dichiara che durante la didattica a distanza i compiti sono aumentati rispetto alle lezioni tradizionali: per il 24,7% il carico degli studi non è stato sostenibile, mentre per il 54,8%, sebbene aumentato, il carico è stato comunque sostenibile. Altro importante dato le opinioni degli studenti rispetto agli insegnanti. Circa i due terzi degli studenti (67,4%) sostengono che durante il periodo di didattica a distanza gli insegnanti abbiano valutato con equità le prove e i compiti svolti. Come ci si poteva attendere, durante il periodo di didattica a distanza si sono, invece, emotivamente intensificati i rapporti con i componenti della famiglia o i conviventi: lo dichiara il 73,3% degli studenti.

Nel descrivere, con un solo aggettivo, il proprio stato d’animo nei mesi di didattica a distanza, interessanti i risultati ottenuti che hanno consentito di cogliere una diversa reazione tra i differenti ordini di classe, con una maggiore percezione negativa per gli studenti di quinta, probabilmente a causa della vicinanza dell’Esame di Stato:

  • studenti di quarta “tranquilli” 35,3% (di quinta 24,0%)
  • studenti di quinta “preoccupati” 32,3% (di quarta 19,2%)
  • piccola quota trasversale di apatici

Guardando al futuro poco meno di un terzo degli studenti (31,6%) ritiene che sarebbe utile continuare a usare la didattica a distanza, insieme alle lezioni in aula, anche dopo l’emergenza del Covid-19. Anche se poi il 72,1% degli studenti pensa che la preparazione raggiunta attraverso le lezioni a distanza sia inferiore a quella che avrebbero avuto andando a scuola; tant’è che il 42,8% degli studenti ritiene di non avere una preparazione adeguata per affrontare il prossimo anno scolastico o l’Esame di Stato per gli studenti di quinta. Timori che si riverberano anche sul futuro occupazionale di chi li circonda: infatti il 59,7% ritiene che molte persone vicine siano preoccupate di non trovare lavoro o diventare disoccupate a causa della difficile situazione economica dovuta al Covid-19.
 

Per approfondimenti consulta il Rapporto

 

Didattica a distanza infografica