17 novembre: Giornata internazionale degli studenti

La fotografia di AlmaDiploma sull’efficacia della Didattica a Distanza. Gli studenti bocciano la DaD ma promuovono la scuola che, per il 66,5% di loro, ha saputo gestire in modo efficiente questa modalità.

AlmaDiploma, in occasione della Giornata internazionale degli studenti celebrata ogni anno il 17 novembre, offre un’anticipazione sul Profilo dei Diplomati 2021.

La Giornata degli Studenti, istituita per celebrare il diritto inalienabile allo studio, è dunque l’occasione per AlmaDiploma - associazione a servizio delle scuole nata nel 2000 - per restituire un’anteprima sulla fotografia scattata ai diplomati del 2021, tracciando sentimenti, debolezze e punti di forza emersi o esplosi durante lo speciale periodo emergenziale, tuttora in corso, in cui la Didattica a Distanza è stata protagonista in quanto soluzione per far fronte alle oggettive difficoltà della tradizionale didattica in presenza.

Ecco, dunque, alcuni degli indicatori analizzati dall’indagine condotta su un campione di 31.019 studenti che hanno compilato il questionario, su 37.051 diplomati, con un tasso di compilazione dell’83,7%.

Il 63,9% dei diplomati del 2021 ha utilizzato, in modo esclusivo, lo smartphone per seguire la DaD, strumento certamente non adatto e ottimale a svolgere la didattica a distanza che prevede lo svolgimento di una serie di attività oltre a quella di essere spettatore passivo delle performance del docente.

Il 76,3% dei diplomati ritiene la DaD dispersiva, distoglie l’attenzione. Per il 76,3% non è migliorata l’efficacia dell’apprendimento dei nuovi argomenti. Anzi, a questo dato fa eco il 68,9% dei diplomati per i quali gli argomenti trattati hanno richiesto maggiore tempo per lo studio, a seguito della minor efficacia e della mancata attenzione. A questo si aggancia, inoltre, l’aumento del carico di studio assegnato con la DDI (Didattica Digitale Integrata) – per l’84,2% dei diplomati – per compensare la minore efficacia dello strumento usato per erogare la didattica.

Tutto sommato, all’esito complessivo, scuola promossa: per il 66,5% degli studenti ha organizzato in modo efficiente la DDI.

E sui sentimenti si registra una maggiore tranquillità per gli studenti dei professionali (28,2%) e più apatia per quelli dei licei (28,1%). Guardando al futuro sono sfiduciati sulle opportunità occupazionali post pandemia (63% dei diplomati) a causa del peggioramento della crisi economica (per 77,9% dei diplomati).

 

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