Formare figure professionali con conoscenze e competenze per gestire il complesso intervento nelle situazioni post-femminicidio e in grado di realizzare interventi specifici per una efficace “presa in cura” delle nuove famiglie affidatarie e degli/delle orfani/e per femminicidio è l’obiettivo del Master in Bambine e Bambini e Adolescenti Orfani/e per femminicidio: azioni di prevenzione e modelli di intervento educativo per i professionisti e le professioniste dei settori educativi, sociali e socio-sanitari” promosso dall’Università degli Studi di Firenze.
Intervista alla direttrice del Master la professoressa Maria Rita Mancaniello.
Professoressa, la piaga dei femminicidi, purtroppo, è sempre di attualità. Rimangono forse un po’ in ombra le conseguenze e le problematiche post-femminicidio. Quanto sono importanti le azioni e gli interventi verso i/le minori orfani di crimini domestici?
La drammaticità delle condizioni degli orfani e delle orfane di crimini domestici, le altre vittime del femminicidio, sono talmente gravi e complesse che non possono più rimanere in ombra. La perdita della madre è infatti una delle esperienze più tragiche che bambine, bambini e adolescenti possono vivere nel corso della loro vita.
Quando la morte è però di tipo violento e commessa dal padre (o da una figura che ne fa le veci), il lutto e le sue conseguenze assumono delle connotazioni traumatiche specifiche rispetto a un lutto avvenuto per morte naturale: si pensi ai cambiamenti che devono vivere subito dopo la morte della madre e la perdita della figura paterna - spesso gli orfani e le orfane non possono rientrare nella propria casa anche per lunghissimo tempo -, si pensi al tempo della giustizia e al fatto che il padre, anche se omicida della madre, mantiene la responsabilità genitoriale e le decisioni sui figli e le figlie devono essere autorizzate dallo stesso, si pensi ai conflitti tra le famiglie di origine del padre e della madre che in molte occasioni ricadono direttamente sui bambini e le bambine. E si pensi anche alla stigma che questi minori si porteranno appresso per tutta la vita, essendo figli di un omicida o al fatto che contemporaneamente perderanno entrambi i genitori e che verranno collocati o in una struttura o in una famiglia affidataria (e se la famiglia affidataria sarà quella materna o paterna, sarà comunque una famiglia scossa per la tragedia)
Ci sono moltissimi aspetti che devono essere tenuti di conto nel prendersi cura di bambini e bambine e adolescenti, troppi dei quali sono invisibili e poco considerati. Per questo si rende necessario e di estrema importanza pensare a formare conoscenze e competenze e sviluppare modelli di intervento per le professioniste e i professionisti che entreranno in contatto con delle vite distrutte da tanta ferocia: c’è bisogno di una alta formazione, specializzata e qualificata che permetta l’acquisizione di conoscenze e competenze idonee a rispondere ai vari bisogni e necessità degli orfani e delle orfane di crimini domestici e delle famiglie affidatarie.
Come si sviluppa il percorso didattico del Master?
Il piano didattico si articola in cinque moduli attraverso i quali si definisce l’approccio interdisciplinare alle problematiche degli/delle orfani/e speciali per femminicidio per la realizzazione di linee di intervento informate, competenti e adeguate, per professionisti che affrontano questi contesti. Oltre alle lezioni sono previsti laboratori didattici, didattica a distanza e auto-apprendimento. Ogni modulo include varie unità didattiche che esplorano i differenti sottotemi e che sono insegnate da docenti universitari ed esperti nazionali e internazionali del settore.
Il modulo 1 L’approccio educativo e pedagogico al lutto e alla sofferenza nell’infanzia e nell’adolescenza, pone in rilievo la Pedagogia del lutto, chiarendo l'importanza come strumento per affrontare la riflessione sulla recisione dei legami familiari, la sofferenza e l’elaborazione del lutto, nell’età infantile e adolescenziale. Affronterà gli studi sul lutto, finora realizzati, per approfondire la tematica del lutto violento, ancora scarsamente studiato a livello nazionale e internazionale, e il suo impatto sullo sviluppo infantile e adolescenziale. Ha per obiettivo fornire conoscenze, competenze, approcci e metodi di intervento per i professionisti che si relazionano con i contesti di crimini domestici e con la necessità di affrontare il lutto e la perdita nelle bambine e bambini, e adolescenti, mettendo al centro le loro peculiari necessità e diritti fondamentali e garantendo il loro sviluppo integrale.
Il modulo 2 Il trauma, l’elaborazione del lutto e l’intervento psico-educativo e di sostegno sociale, esaminerà il trauma e l’elaborazione del lutto, da una prospettiva psicologica e sociologica. Si concentrerà sulle problematiche della morte materna e sulla recisione del legame primario, che gravano su bambine e bambini, e adolescenti orfane/i, e sui rischi che ne possono derivare e che possono pregiudicare, compromettere e/o condizionare il loro sviluppo, nelle diverse età. Fornirà esempi di esperienze socio-assistenziali e analisi critiche di studi di caso, con particolare attenzione alla gestione del trauma nel contesto scolastico. Ha per obiettivo offrire strumenti di analisi e di intervento per l’elaborazione del lutto violento e della sofferenza, attraverso il dare risalto a esperienze e buone pratiche professionali scolastiche e socio-assistenziali.
Il modulo 3 La riprogettazione esistenziale: processi di resilienza, sviluppo dei potenziali soggettivi, le condizioni per rivitalizzare il senso del futuro, affronterà il tema della riprogettazione esistenziale, dal punto di vista socio-pedagogico. Metterà in evidenza i concetti fondamentali di processo di resilienza, potenziale soggettivo e senso del futuro. Svilupperà analisi critica e riflessione sulla violenza di genere, nelle sue diverse dimensioni, visibilizzando schemi di genere e stereotipi negativi, che si formano già dalla prima infanzia, e che possono influenzare i fenomeni di discriminazione e violenza di genere. Enfatizzerà il potenziale unico e le risorse di ogni bambina, bambino e adolescente che deve potersi sviluppare armoniosamente e integralmente, secondo i fondamenti dei diritti umani dell’infanzia e dell’adolescenza, al di là dell’evento luttuoso da elaborarsi, con la finalità superiore di non “cristallizzare” la persona minore di età, nel suo ruolo di vittima. Ha per obiettivo sviluppare, presso gli operatori territoriali, una capacità progettuale, efficace per ripristinare il senso del futuro e il disegno esistenziale, partendo dai punti di forza di cui ogni bambina, bambino e adolescente è dotato/a.
Il modulo 4 La violenza intra-familiare e le dinamiche relazionali disfunzionali: processi di prevenzione e intervento approfondirà il tema della violenza di genere e intra-familiare, da una prospettiva psicopedagogica. A partire dalle esperienze delle reti di progetti operativi, che hanno già prodotto evidenze e suggerito linee guida - nei contesti di vita di bambine e bambini e adolescenti orfani/e per femminicidio - e su cui il Master vuole costruire modelli di intervento socio-pedagogico, il focus si concentrerà sullo studio delle dinamiche intra-familiari disfunzionali e sulla gestione dei conflitti intra-familiari, presentando percorsi di prevenzione e di intervento per la risoluzione di tali conflitti. Ha per obiettivo di evidenziare le intersezioni tra violenza contro le donne e violenza contro bambine e bambini e adolescenti, in ambito domestico e famigliare, con particolare attenzione alla dimensione post-femminicidio della madre.
Il modulo 5 Aspetti normativi dell’intervento per orfani e orfane per crimini domestici e sostegno alle famiglie affidatarie presenterà gli aspetti normativi dell’intervento con l’infanzia e l’adolescenza, dal punto di vista dell’area giuridica. L’analisi rileverà le criticità affrontate dalla famiglia affidataria nella presa in carico di orfani/e per crimini domestici, mettendo in luce i gap ancora da colmare e su cui concentrare l’attenzione per poter rispondere alle istanze segnalate, rafforzando il sostegno alle famiglie affidatarie. Tratterà gli aspetti più rilevanti del diritto di famiglia e la tutela dei diritti di infanzia e adolescenza. Approfondirà, in modo particolare, la Legge 4/2018 e la sua applicazione. Ha per obiettivo quello di collocare la legislazione italiana e le sue più recenti attualizzazioni sulla materia: a) nel quadro internazionale e regionale europeo degli standard giuridici di riferimento, dei diritti umani dell’infanzia e l’adolescenza, e delle donne (UNCRC, UNCEDAW, Convenzione di Istanbul) già da tempo ratificati dall’Italia; b) degli impegni globali assunti nell’ambito della comunità internazionale, con particolare riferimento all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e i suoi Obiettivi (SDGs). L’Agenda 2030 riconosce la priorità di implementare l’uguaglianza di genere e la eradicazione della violenza di genere (SDG5), così come tutte le forme di violenza contro infanzia e adolescenza (SDG 16.2).
A chi è rivolto e quali profili forma?
Il Master è rivolto ai professionisti e alle professioniste del settore socio-educativo (in particolare insegnanti, educatori professionali socio-pedagogici e educatori professionali socio-sanitari), dell’assistenza sociale, agli psicologi e alle psicologhe, ma anche al mondo delle associazioni e delle cooperative sociali che si occupano di infanzia e adolescenza e a tutti coloro che operano nei processi e nei sistemi, di qualsiasi formazione accademica, allo scopo di implementare conoscenze e competenze per gestire il complesso intervento nelle situazioni post-femminicidio. La figura professionale in uscita sarà in grado di realizzare interventi specifici, sia nelle aree socio-educative che socio-sanitarie, padroneggiando modelli relazionali capaci di creare le condizioni per una efficace “presa in cura” delle nuove famiglie affidatarie e dei bambini e delle bambine e di adolescenti orfani/e per femminicidio
Sono previsti stage?
Si, sono previste delle attività formative di tipo pratico. Le attività formative di tipo pratico saranno progettate individualmente, con un lavoro specifico di analisi e di necessità di ogni allievo e ogni allieva e potranno essere svolte anche in forma residenziale all’interno del Piano di intervento promosso dalla Fondazione Con i Bambini, con il Programma A Braccia Aperte finalizzato ad interventi a favore degli orfani di vittime di crimini domestici e femminicidio. In particolare, potranno essere svolti nell’ambito del partenariato del Progetto AIRONE (Centro Italia) con Capofila l’Associazione Il Giardino Segreto di Roma, Presidente Avv. Patrizia Schiarizza, nel quale io - per il dipartimento FORLILPSI- coordino le attività del partenariato della regione toscana. Durante le attività di tipo pratico gli allievi e le allieve saranno seguiti/e da un/una tutor interno/a (docente universitario) e da un/una tutor esterno/a (referente dell’Organismo ospitante).
SCHEDA MASTER
Tipologia Master: I livello
Sito web
Posti disponibili: 60
Durata del corso: 12 mesi
Periodo di svolgimento: febbraio 2022-febbraio 2023
Modalità didattica: Le attività didattiche del Master si svolgono in modalità blended, (a distanza e in presenza) e da attività in remoto attraverso la piattaforma MOODLE.
Lingua: Italiano
Frequenza: obbligatoria per il 70% delle ore totali previste
Sede del corso: le attività didattiche in presenza si svolgono presso il Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia (FORLILPSI), Via Laura, 48 – 50121 Firenze
Scadenza presentazione domande di ammissione: 10 gennaio 2022
Modalità di selezione: la selezione dei candidati all’iscrizione al Master, per ogni contingente, consiste nella valutazione delle domande on-line e dei curricula vitae.
Quota di partecipazione: 1300 euro
Per informazioni: master.orfanifemminicidio@st-umaform.unifi.it