Nuove prospettive per attrarre i talenti: South working e Smart working

La tappa pugliese del tour AL Lavoro si è aperta immaginando le nuove prospettive che le aziende possono offrire per attrarre un maggior numero di talenti.

Nel webinar di apertura di AL Lavoro Bari – Digital edition referenti del mondo HR e universitario hanno trattato il tema dello smart working e del south working come leve per la talent attraction e retention, ciascuno portando a fattor comune la propria esperienza.

Francesco Amendolito (Presidente AIDP Puglia) ha ricordato che l’istituzione dello smart working risale al 2017 e che oggi molte aziende ne hanno compresa la centralità nell’ottica di attrazione dei talenti e di riduzione del turn over, contribuendo con l’utilizzo dello smart working, tra le altre cose, ad un maggiore work life balance.

Il punto di vista universitario ha confermato questa prospettiva sottolineando quanto smart working e south working mettano al centro il candidato, dandogli modo di accedere ad opportunità altrimenti precluse sia in Italia che all’estero. È importante, però, che l’istituzione dello smart working sia corredata dalla giusta infrastruttura sia in termini di luoghi di lavoro che di strumenti digitali con cui lavorare, ha precisato Mariangela Caroprese (Delegata del Rettore al placement Università di Foggia).

Lo sguardo accademico di Emanuela Ingusci (prof. Associato in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, responsabile scientifico progetto Soft Life Skills, Università del Salento) ha presentato il south working relativizzando il concetto di Sud in base al punto di osservazione e alla prospettiva ed ha parlato di smart working e south working in particolare concentrandosi sul concetto di balance, sulle soft skills e sul contributo della psicologia a questi temi.

A confermare la tendenza delle imprese verso lo smart working è stata l’esperienza di alcuni atenei a cui le imprese si sono rivolte perché alla ricerca di laureati da inserire proprio in smart working, in particolar modo profili nel settore della consulenza, come hanno testimoniato Rocco Mennuti (Università degli studi di Bari Aldo Moro) e Lucrezia Petolicchio (Politecnico di Bari).

In questo scenario è importante non trascurare una buona conoscenza di smart working e south working, in particolare, precisa Anna Maria Rago (LUM Giuseppe Degennaro), è opportuno ricorrere ad una formazione sui temi verso neolaureati che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro, cosicché possano comprenderne le caratteristiche e coglierne a pieno le opportunità.

A queste testimonianze si sono aggiunte quelle di imprese che sposano i valori dello smart working e si sono adoperate per introdurlo in azienda in maniera strutturata.

Mariangela Candido (HR manager Andriani SpA) ha sottolineato quanto lo smart working contribuisca a scardinare un binomio spazio-temporale rigido, non più congeniale alla conciliazione di vita privata e lavoro di ciascuno. Questo significa sia poter scegliere il luogo in cui si intende lavorare ma anche il tempo del lavoro, avendo come guida per l’attività lavorativa il raggiungimento di obiettivi.

Per Gianfranco Minervini (HR manager Exprivia SpA) la parola d’ordine per il futuro dello smart working è senz’altro “sperimentazione” e la presenza in ufficio è raccomandabile quando questa può restituire valore alla prestazione del dipendente.

Affinché questo progetto si realizzi si rende necessario passare per una revisione degli spazi, perché possano essere più funzionali alla collaborazione ma anche per una formazione relativamente a leadership e soft skills rivolta al management, oltre a svolgere puntualmente analisi del clima aziendale e a dedicarsi in maniera strutturata alla comunicazione interna, per mantenere il legame con la popolazione aziendale.

 

 

Nuove prospettive per attrarre i talenti: Southworking e Smart working

Sono intervenuti:

Francesco Amendolito  - Presidente AIDP Puglia

Mariangela Candido - HR manager Andriani SpA

Gianfranco Minervini - HR manager Exprivia SpA
 

I referenti degli uffici placement dei 5 Atenei pugliesi:

Mariangela Caroprese - Delegata del Rettore al placement Università di Foggia

Emanuela Ingusci - prof. Associato in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni Università del Salento

Rocco Mennuti - Università degli studi di Bari Aldo Moro

Lucrezia Petolicchio - Politecnico di Bari

Anna Maria Rago -  LUM Giuseppe Degennaro

 

 


 

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