La laurea di primo livello in Ingegneria dell’informazione, dalla formazione al mercato del lavoro

Caratteristiche, percorso formativo e sbocchi professionali: tutto quello che c’è da sapere sui laureati di primo livello in Ingegneria dell’informazione.

La laurea di primo livello in Ingegneria dell’informazione, dalla formazione al mercato del lavoro

Le Indagini AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati permettono di analizzare le caratteristiche dei laureati dei corsi di studio della classe di primo livello di Ingegneria dell'informazione e di valutarne gli esti occupazionali.

 

Il profilo dei laureati in Ingegneria dell'informazione

Nel corso di laurea in Ingegneria dell'informazione si studia prevalentemente Ingegneria dell'Informazione, Matematica e Ingegneria Industriale. I laureati di tale percorso sono in prevalenza uomini (76,6%), ottengono il titolo di primo livello in media a 24,3 anni, impiegando 4,7 anni (rispetto ai 3 anni previsti dall’ordinamento), con un voto medio di laurea pari a 96,9 su 110. Durante gli studi il 4,6% dei laureati in Ingegneria dell'informazione ha svolto esperienze di studio all’estero riconosciute dal proprio corso di laurea, mentre il 32,2% ha svolto tirocini formativi curriculari.
Si dichiarano soddisfatti del percorso universitario appena concluso: potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, il 71,7% sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo.   

Su Universitaly, scegliendo la classe di primo livello in “Ingegneria dell’informazione (L-8)”, è possibile vedere i corsi di laurea e gli Atenei tra cui scegliere.

 

 

Le scelte formative e gli esiti occupazionali dei laureati in Ingegneria dell’Informazione

Dopo l’ottenimento della laurea di primo livello in Ingegneria dell’informazione il 78,9% dei laureati prosegue gli studi iscrivendosi a un corso di laurea magistrale: i percorsi più scelti sono Ingegneria informatica (33,7%) e Ingegneria elettronica (20,8%).

Il 20,8%, invece, decide di entrare direttamente nel mercato del lavoro, senza essersi mai iscritto a un altro corso di laurea.

Tra chi non prosegue con gli studi, il tasso di occupazione a dodici mesi dalla laurea di primo livello in Ingegneria dell’informazione è pari all’81,0%.

Il 61,2% degli occupati ad un anno si è inserito nel mercato del lavoro solo dopo il conseguimento del titolo; il 16,9%, invece, lavorava al momento della laurea ma ha successivamente cambiato lavoro, mentre il 21,8% prosegue, ancora dopo un anno, il lavoro iniziato prima del conseguimento del titolo.

Il 3,7% degli occupati, dopo un anno dalla laurea, è impegnato in attività autonome (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.), il 38,5% è assunto con un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato, il 31,7% con contratti formativi, mentre il 20,9% con un contratto non standard (prevalentemente a tempo determinato).

Il lavoro part-time riguarda l’8,9% degli occupati e la retribuzione mensile è pari, in media, a 1.336 euro netti. Il 93,8% lavora nel settore privato. È occupato nel ramo dell’informatica il 43,7% dei laureati, nell’industria manifatturiera il 10,5% e nell’industria metalmeccanica e meccanica di precisione il 9,9%.
Il 35,7% degli occupati dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università; il 54% dichiara di utilizzarle in misura ridotta, mentre il 10% per nulla.